Sindaco Soveria Mannelli ha incontrato commissario Asp Catanzaro
"Siamo fiduciosi dell'operato del commissario dell'Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri, che è anche un profondo conoscitore del territorio, che si è dimostrato disponibile ad accogliere le istanze del territorio, compatibilmente con quelle che saranno le disposizioni regionali". Così il primo cittadino di Soveria Mannelli, Giuseppe Pascuzzi, al termine di un incontro che lo stesso ha avuto, in qualità di rappresentante dei ventiquattro sindaci del Reventino, con il commissario dell'Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri, per affrontare la questione relativa all'ospedale montano.
Durante il vertice, infatti, tra le altre cose, sono state individuate alcune modalità per intervenire sul territorio a salvaguardia del nosocomio che, oggetto di un documento tecnico, saranno discusse nel corso di un incontro previsto nei prossimi giorni a Soveria Mannelli alla presenza dello stesso Perri e dei sindaci del Reventino.
Punto nodale del confronto sarà il potenziamento del Pronto Soccorso dell'ospedale di Soveria Mannelli.
Pascuzzi, comunque, si detto anche "fiducioso del dialogo con la Regione perché - ha aggiunto - il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, è attivo sulla salvaguardia della rete ospedaliera e con essa degli ospedali montani".
Nei giorni scorsi, infatti, al termine di un incontro con il commissario ad acta per la Sanità, Massimo Scura, lo stesso Oliverio aveva dichiarato testualmente: "E' necessario fuoriuscire da una impostazione contabilistica ed improntata ad una visione burocratica e ragionieristica del cosiddetto piano di rientro. Va subito aperta una fase nuova di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari, territoriali ed ospedalieri". Per il presidente della Regione, inoltre, "la nuova rete ospedaliera deve avere l'obiettivo strategico di costruire un moderno edefficiente sistema sanitario, equamente distribuito sui territori e capace di rispondere alla domanda di salute. Vanno resi operativii posti letto programmati e mai attivati - aveva detto - , anche alla luce dei nuovi standard ospedalieri, in un rapporto dialogante delle diverse gerarchie ospedaliere. Partendo, per come avvenuto anche con il piano delle nuove assunzioni, dal potenziamento dei tre hub, passando agli spoke, alla costruzione dei tre nuovi ospedali, agli ospedali di montagna, agli ospedaligenerali, agli ospedali di confine".